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Il pane diventa social

Una sfida sulla pagina Facebook “Ti voglio Pane” per promuovere la cultura del pane fresco

Il pane diventa social

Una sfida tra panificatori a colpi di like su Facebook: questa l’iniziativa organizzata da Cna Emilia Romagna in occasione del World Bread Day, ovvero la Giornata Mondiale del Pane, una giornata per celebrare il pane al fine incoraggiare le persone al consumo e promuovere la cultura del pane fresco.

Dal 1981 ogni 16 ottobre si festeggia la Giornata Mondiale dell’Alimentazione, organizzata dalla FAO. Dal 2006, è stato istituito nello stesso giorno la Giornata Mondiale del Pane.

In questa giornata 400 panificatori dell’Emilia Romagna hanno potuto proporre e organizzare attività presso il proprio laboratorio come degustazioni o dimostrazioni, aprirsi a visite all’interno degli spazi produttivi, e così via. I panificatori diventano inoltre protagonisti di un contest fotografico che si svilupperà attraverso la pagina Facebook del progetto a cui sarà sufficiente inviare fotografie delle attività organizzate che verranno “misurate” a colpi di Like e che darà accesso ad un ulteriore contest, una vera e propria gara panaria che si terrà il 22 novembre a Bologna in una location d’eccezione.

L’iniziativa, di Cna e di Confesercenti Emilia Romagna vuole valorizzare la produzione del pane fresco e dei prodotti da forno.

"Ci siamo posti di fronte ad un obiettivo ambizioso – interviene Alberto Amadei, Portavoce Mestieri Dolciari e Panificatori CNA Emilia Romagna – ovvero quello di voler far tornare il pane di moda, di portare le persone a riscoprire la sensazione del profumo del pane fresco. Cerchiamo di riportare ‘vecchi ricordi’ che non devono andare persi, parte importante di questo progetto sarà infatti dedicata alla progettazione di percorsi insieme alle scuole. Basta pensare a quanto siano variati i consumi nel tempo: dall’Unità d’Italia a oggi c’è stata una involuzione sensibile, passando da 1,6kg di consumo medio pro-capite agli 85 grammi stimati per il 2016. Negli anni ’80 la media pro-capite stimata era di 230 grammi, quasi il triplo di quanto si registra oggi".

"I fornai hanno un mestiere che è un’arte da rivalutare, – aggiunge Alessandro Orsatti, Assopanificatori Confesercenti Emilia Romagna – oggi si è persa la cultura della qualità del pane e il fornaio la può rivalutare. Il progetto che ci vede uniti nel riportare il pane come alimento principale e nella strutturazione di narrazioni informative e formative fruibili sia sui media digitali che funzionali a racconti da portare ai bambini nelle scuole è un progetto a cui crediamo fortemente".

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